Nadalin di Verona
Buongiorno a tutti amici, buongiorno in questa mattinata fredda e cristallina, buongiorno a tutti quelli che corrono a comprare le ultime cose, a quelli che hanno già le mani in pasta, a quelli che dedicano queste ore a qualche attività natalizia, di qualsiasi tipo essa sia, a chi mangia cioccolato e chi fa colazione con gli amici! Io? Io stamattina faccio tutte queste cose insieme! Comprese un po’ di pulizie perché purtroppo quelle non si fanno da sole! Accidenti! Dunque, inizierò con l’alzarmi presto, (mi sono già alzata presto ), con il sistemare qui è la ascoltando il cd di Natale. Poi farò colazione con la mia amica Martina, cucinerò crepes al radicchio e brie, preparerò la crema al mascarpone per il pandoro di domani, mangerò un pezzetto di cioccolato di tanto in tanto e dal pomeriggio fino a sera incontrerò le persone a cui voglio bene distribuendo baci, abbracci e auguri perché io sono fatta proprio così!
E in questa giornata felice, strapiena di cose da fare, vi lascio la ricetta del nadalin! Magari pochi di voi lo conoscono, ma questo morbido dolce a forma di stella è l’antenato del pandoro. Più storico e rustico del suo successore, viene ancora oggi preparato dai più antichi panifici di Verona allietando il nostro palato nelle giornate natalizie. Non è difficile da preparare e non richiede una lunga preparazione. Potete decidere se utilizzare uno stampo a stella di carta o fare come me e creare una stella più artigianale che tanto assomiglia ai nadalin che io ho sempre assaggiato.
Non perdetevi una fettina di questo dolce sofficissimo e burroso, spolveratelo con zucchero a velo e offritelo ai vostri ospiti o regalatelo avvolto in carta trasparente e ben infiochettato.
Detto questo io mi precipito ad iniziare la mia giornata affollata e auguro Buona Vigilia di Natale a tutti voi!
Ricetta di Plurimix Selca. Dose per 1 nadalin
Ingredienti:
- 275 gr di farina di manitoba
- 6 gr di lievito di birra fresco
- 35 gr di zucchero semolato
- 70 gr di zucchero a velo
- 130 gr di burro (io burro bavarese)
- 70 gr di uova + 1 tuorlo
- acqua
Primo impasto: (ore 17:20)
- 6 gr di lievito di birra fresco
- 34 gr di farina di manitoba
- 10 gr di zucchero semolato
- 15 gr di acqua tiepida
Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida. Aggiungete zucchero e farina. Impastate fino ad ottenere una palla soda. Ponete l’impasto in una ciotola, coprite con la pellicola. Fate lievitare 30 minuti in forno spento con la luce accesa.
Secondo impasto: (ore 18:00)
- 40 gr di farina di manitoba
- 20 gr di acqua tiepida
- 7 gr di zucchero semolato
- 7 gr di burro morbido
Nella ciotola della planetaria, aggiungete al primo impasto l’acqua a filo, a poco a poco, in modo da farla gradatamente assorbire. Mantenete la velocità 1 e utilizzate la foglia. Proseguite unendo la farina, a poco a poco, poi lo zucchero, e quando gli altri ingredienti si sono assorbiti aggiungete il burro a piccoli pezzi. Continuate fino a farlo assorbire completamente. Lavorate 5 minuti. Poi ponete l’impasto in una ciotola coperta con pellicola, fatela lievitare per altri 30 minuti in forno con luce accesa.
Terzo impasto: (ore 18:40)
- 66 gr di farina di manitoba
- 19 gr di acqua
- 20 gr di uova leggermente sbattute
- 17 gr di zucchero semolato
- 10 gr di burro morbido
Come avete fatto per l’impasto precedente, iniziate aggiungendo a poco a poco l’acqua al secondo impasto, lavorate con la frusta a foglia della planetaria fino a completo assorbimento. Procedete aggiungendo l’uovo, fatelo assorbire, aggiungete la farina e poi lo zucchero. Per ultimo sempre il burro. Fate lievitare 1 ora
Quarto impasto: (ore 19:50) Il quarto impasto è composto da due fasi:
- 135 gr di farina di manitoba
- 37 gr di zucchero a velo
- 50 gr di uova (circa 1)
- 3 gr di sale
- 34 gr di burro morbido
Lavorare con la foglia a velocità 1. Al terzo impasto aggiungere l’uovo fino ad assorbimento, la farina a poco a poco, lo zucchero, e alla fine, lo zucchero a tocchetti fino al suo completo assorbimento. Lavorare altri 3 – 4 minuti. Ogni tanto staccate l’impasto dalla foglia e riunitelo al centro della ciotola per continuare a lavorarlo.
Passiamo alla seconda fase:
- 1 tuorlo
- 34 gr di zucchero a velo
- 85 gr di burro a crema
Aggiungere questi tre ingredienti all’impasto precedente unendo per primo il tuorlo, facendolo assorbire, procedendo con la farina, a poco a poco e per ultimo il burro. Lavorate fino ad assorbimento aumentando la velocità, per circa 10 minuti. Fate incordare l’impasto. Riunite l’impasto in una ciotola coperta con pellicola e fate lievitare in forno spento con luce accesa per 30 /40 minuti, poi ponete la ciotola in frigo per 10/12 ore.
Io ho terminato il quarto impasto alle 20:30 circa. Ho fatto lievitare e poi messo in frigo tutta la notte, fino alle 7:30, 8 del mattino.
Quinta fase: (ore 7:30 del mattino successivo)
Prendete l’impasto e lasciatelo 15 minuti a temperatura ambiente. Lavoratelo brevemente con la mani, Ponetelo nello stampo. IO non avendo uno stampo l’ho messo su una leccarda con carta forno. Se avete una teglia bassa e larga antiaderente, potete ungere il fondo e porvi l’impasto. Coprite con una ciotola e fate lievitare in forno spento con luce accesa o in un luogo a 28°C ambientali per 6/8 ore. Io ho fatto lievitare l’impasto fino alle 14:30.
Un paio di ore prima della fine della lievitazione ho praticato dei piccoli tagli di qualche centimetro lungo la circonferenza esterna dell’impasto in modo da creare una sorta di stella. Poi ho proseguito la lievitazione.
Sesta fase: (ore 14:30)
Porre Il vostro dolce a riposare per 30 minuti in una stanza fresca. Attenzione, non all’esterno.
Settima e ultima fase: (ore 15:00)
Scaldate il forno a 175 gradi. Sbattete leggermente un tuorlo e con un pennello spennellate la superficie del dolce in modo delicato. Cospargete la superficie con granella di zucchero. Infornate per 30/40 minuti (io circa 35) . Dopo 20 minuti di cottura aprite il forno e spolverizzate velocemente con zucchero a velo. Chiudete subito a poi prosegiute la cottura. Fate la prova stecchino. Poi sfornate e lasciate riposare su una griglia fino a completo raffreddamento.