Ho assaggiato questa zuppa in una deliziosa e tipica osteria toscana precisamente a Castiglione della Pescaia e mi ha conquistato. Nel menu’ era chiamata “zuppa del pastore”, cosi semplice e rustica ma altrettanto gustosa. Gli ingredienti sono pochi e freschi.
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Se il cibo è emozione e ricordi, la pasta è sempre al primo posto per la sua capacità di farci fare un salto nel passato a casa dei nonni o nei pranzi in famiglia.
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In questo periodo di quarantena abbiamo tutti qualche riserva in freezer per mettere in tavola una cena all’ultimo minuto senza provviste fresche.
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In queste settimane il mio umore è piuttosto altalenante barcollando tra momenti sereni e pieni di speranza, ad altri malinconici e ricchi di preoccupazione.
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Le polpette sono uno dei miei secondi preferiti. Sono un ottimo modo per vuotare il frigorifero o per trasformare le verdure. Fritte sono senz’altro irresistibili ma io non sono brava con la frittura e le faccio sempre al forno o in padella. Oggi le ho preparate di spinaci e fagioli: green e proteiche, adatte anche…
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Quando si dice..”un buon piatto di pasta” è ciò che ho pensato quando ho addentato la prima forchettata di questo primo piatto. Direttamente dalla Puglia, vi presento questo formato di pasta artigianale di semola di grano duro, verde per la presenza di spinaci nell’impasto e dalla forma allungata che ricorda quella di una foglia d’ulivo.